Field-recordings riprocessati e documenti d’archivio, antenne per le interferenze radio, rilevatori di onde elettromagnetiche, rilevatori di ultrasuoni, microfoni a contatto e idrofoni, lasciano emergere i suoni di scarto, liminali, precari, e le voci sommerse. Una sessione di ascolto attivo tra sound-ecology e musica hauntologica.
GAIA GINEVRA GIORGI
Gaia Ginevra Giorgi è un’artista e una ricercatrice attiva nel campo delle arti performative e della sound-art. La sua pratica integra scrittura, suono, voce e dispositivi performativi. A partire da un approccio femminista, ecologico e situato, sviluppa pratiche e metodologie di indagine per una riscrittura affettiva e politica degli archivi e del paesaggio, intesi come territori di manipolazione, di espressione di potere, ma anche come possibili strumenti di contro-narrazione. I suoi interventi—che spaziano tra performance, installazioni e progetti laboratoriali o text-based—producono habitat effimeri, spazi per un’immaginazione incarnata e radicale. La sua ricerca interroga le relazioni tra memoria, documenti d’archivio, tracce immateriali, fantasmi e heritage collettivo.Cura il programma radiofonico Walk so silently that the Bottoms of your feet becomes ears (Fango Radio) ed è artista residente a Radio Raheem con lo show Haunt. Autrice, dramaturg e performer di diversi progetti teatrali e performativi, il suo lavoro è stato presentato in istituzioni e festival come Santarcangelo Festival, Istituto Svizzero (Milano), BASE Milano, TBA21- Academy (Venezia), Short Theatre (Roma), Schlachthaus Theater (Berna), Espacio Fundación Telefónica (Madrid), Schirn Kunsthalle Frankfurt, Barcelona Poesia, Fondazione Antonio Ratti (Como), Supernova (Rimini), Triennale Teatro (Milano), Das Weisse Haus (Vienna), La Biennale di Venezia, oltreché in alcune pubblicazioni accademiche, tra cui Voice. Il fenomeno della voce tra immateriale e carnale di Caterina Tomeo (Castelvecchi Editore, 2025) e Suono: la dimensione sonora del quotidiano tra arti visive, macchine, musica elettronica. Prospettive teoriche, pratiche e culturali, “Connessioni Remote”, n. 7-8, 2024, a cura di Claudia Attimonelli e Caterina Tomeo, con un saggio di Giada Cipollone. Nel 2023 ha frequentato il corso di alta formazione Malagola – Scuola di vocalità e centro studi internazionale sulla voce (Ravenna), e nel 2024 è stata nominata tra gli artisti emergenti da Exibart. è la vincitrice del Premio Vienna 2024 (assegnato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e la Universität für angewandte Kunst Wien / Angewandte Performance Laboratory).