Il vento è aria in movimento. Non produce suono fino a quando non incontra un oggetto. I suoni che genera dipendono dalla forza del vento e dalla forma e dal materiale dell’oggetto con cui entra in contatto. Quando il vento soffia, gli alberi si muovono, gli edifici scricchiolano, i materiali si spostano e si generano onde sonore. Alcuni credono che i cambiamenti di temperatura creino strati di aria, e che l’attrito tra di essi formi un suono unico— forse la vera voce del vento, che gli uccelli potrebbero essere gli unici esseri viventi in grado di riconoscere. A volte il vento ulula; altre volte canta o fischia, passando da un leggero mormorio a un ruggito arrabbiato. La gamma di frequenze, toni e timbri del vento è vasta e variata.
Tuning the Wind è un’opera sul vento, creata con il vento— un’espressione astratta della nostra continua conversazione con la natura.
La compositrice Aimée Portioli, conosciuta professionalmente come Grand River, ha registrato vari tipi di vento e li ha poi rielaborati tramite stratificazione e regolazione del tono per creare un’opera musicale in cui il vento stesso diventa uno strumento preparato. A volte, il suono del vento è accordato sulla frequenza di riferimento di 440 Hz, mentre altre volte gli strumenti sono accordati sul suono del vento. In Tuning the Wind, la natura e la musica si fondono senza soluzione di continuità. I sintetizzatori e le registrazioni del vento diventano indistinguibili, mescolando suoni naturali con strumenti creati dall’uomo. Il confine tra una raffica di vento e un suono generato da uno strumento svanisce. L’arte umana e la sinfonia della natura si fondono per diventare una cosa sola.
GRAND RIVER
Aimée Portioli è una compositrice e sound designer olandese-italiana con sede a Berlino, che registra e si esibisce sotto il nome di Grand River. Portioli crea musica elettronica sperimentale con colori emotivi intensi. Il suo lavoro, influenzato dal minimalismo e dalla musica ambient, è atmosferico ma ritmicamente complesso, incorporando una vasta gamma di tecniche compositive e di produzione contemporanee.
Il nome Grand River evoca la natura, la grandezza e il movimento, tutte forze chiave nel lavoro di Portioli. Il suo primo lavoro come Grand River è stato l’EP Crescente (2017), che è stato nominato da XLR8R come uno dei migliori rilasci dell’anno. A questo ha fatto seguito il suo album di debutto Pineapple (Spazio Disponibile, 2018), che ha ricevuto elogi da The Quietus tra gli altri, mentre il suo successivo lavoro Blink A Few Times To Clear Your Eyes (Editions Mego, 2020) è stato positivamente accolto da Resident Advisor e The Verge, ed è stato eletto uno dei migliori album del 2020 da Inverted Audio.
Il suo lavoro è comparso separatamente in compilations di Ghostly International, Tresor e Longform Editions.
Nel 2023, il suo terzo album, All Above, è stato pubblicato sotto Editions Mego. Poi, nel 2024, è emerso il nuovo progetto collaborativo In uno spazio immenso, un lavoro congiunto con Abul Mogard, debuttato sotto l’etichetta light-years di Caterina Barbieri.Oltre ai suoi album in studio, Portioli crea anche installazioni di arte sonora originali e ha lavorato con il suono spaziale 4D in diverse occasioni.
Portioli si è esibita come Grand River in importanti venue internazionali e festival, tra cui Barbican Hall, CTM Festival, Centre Pompidou, MUTEK, Kraftwerk, Funkhaus, WOS Festival, Berghain e molti altri.
Dal 2016 gestisce l’etichetta One Instrument, che invita gli artisti a rispondere a una richiesta creativa unica: creare un pezzo musicale utilizzando un solo strumento.
Aimée Portioli ha conseguito una laurea presso la Facoltà di Linguistica e Comunicazione di Milano. La sua tesi esplorava la psicologia della funzione comunicativa della musica nei media.Il suo lavoro oggi è motivato da domande simili sul suono e sulla musica come forma di comunicazione che va oltre il linguaggio.